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Cosa è?

Nella società moderna viviamo una situazione di completa contraddizione. Se da una parte si riscontra una totale incapacità da parte della società civile di condurre una vita sana, fatta di buone abitudini alimentari ed di equilibrio psico-fisico, dall’altra si riscontra una medesima incapacità di fornire soluzioni adeguate, capaci di tenere un individuo lontano dai rischi di un invecchiamento precoce e di malattie ad esso associate tra cui obesità, diabete, cancro e malattie neurodegerative. Il centro di Biologia Nutrizionale e Funzionale nasce come una risposta seria e concreta a tale problematica. 

L'idea proposta dal centro BioNeF è quella di sostituire il vecchio concetto di dieta ipocalorica con un nuovo concetto di Supporto Nutrizionale e Funzionale Adeguato (SNEFA) che trasformi il semplice schema alimentare in un percorso basato su uno stretto rapporto tra professionista e paziente. Uno SNEFA accompagna, quindi, il singolo soggetto verso un'alimentazione quanto più possibile vicina alle sue necessità psico-fiso-patologiche; in tal modo il singolo individuo in maniera personalizzata potrà puntare a piccoli passi senza eccessive rinunce e sforzi verso un benessere generale di cui il dimangrimento è la naturale conseguenza. La BioNeF per costruire uno SNEFA in linea generale sfrutta tre cardini fondamentali:

  1. DEPURAZIONE (preparazione del terreno biologico)

  2. NUTRIZIONE (individuare le carenze di micro e macro elementi in modo da fornire i giusti alimenti che colmando tali carenze rendono massima l'efficienza metabolica del soggetto)

  3. BIOMODULAZIONE FUNZIONALE (individuare possibili deficit cellulari o d'organo in modo da fornire cibi e fitocomplessi capaci di potenziare la massima efficienza metabolica del singolo soggetto).

 

Il metodo BioNeF, però, non avrebbe nessun senso se dopo averli individuati, il singolo soggetto non fosse messo nelle condizioni di comprendere e di poter accedere agli alimenti nutrizionali e funzionali più idonei per la sua situazione.

Purtroppo le moderne filiere alimentari non ci garantiscono più la qualità alimentare di molti anni fà. È noto come le colture intensive dagli anni 50 ad oggi hanno aumentato la produttività a discapito della qualità nutrizionale degli alimenti. Ci troviamo ad assumere meno vitamina C, meno ferro, meno calcio; inoltre il nostro organismo introducendo vegetali coltivati in ambienti protetti, con un grado di biodiversità bassissimo non hanno alcuna ragione di produrre fitocomplessi il cui scopo biologico è quello di difendere la pianta da diversi agenti aggressori (parassiti, vento, freddo); Poichè alcuni fitocomplessi hanno un effetto biologico positivo sulla nostra salute, è facile capire che assumere vegetali coltivati in ambienti protetti non ci permettere di assumere una quantità di molecole funzionali benefiche per la nostra salute. Le piante medicinali selvatiche, per esempio, cresciute in ambienti ostici e pieni di biodiversità, sono comunemente note come benefiche per l'organismo grazie al loro contenuto in fitocomplessi che gli permette di difendersi in situazioni biologiche estreme. La prescrizione di uno SNEFA prevede, quindi, la possibilità di indirizzare il singolo individuo verso alimenti quanto più biologici possibili con una predilizione per i prodotti legati al territorio di residenza, in modo da ricostruire quei ponti tra i consumatori ed i piccoli allevatori o agricoltori che da diversi anni oramai sono stati spazzati via dalle esplosioni delle coltivazioni intensive.

Ovviamente fornire uno SNEFA personalizzato, stabilire quali siano gli alimenti giusti per un singolo soggetto, indirizzarlo verso lo slow food, prescrivere la giusta pianta medicinale non vuol dire raggiungere un equilibrio alimentare. L'alimentazione corretta deve essere integrata da un'attenta conoscenza del paziente, delle sue emozioni, dei sentimenti che provano quando ingeriscono un alimento rispetto ad un altro. Sapere quale alimento possa nutrirlo meglio o farlo stare meglio non avrebbe senso se non si è capaci di cogliere le ragioni della sua resistenza al cambiamento alimentare. La componente psico-emotiva è un aspetto che la BioNeF prende seriamente in considerazione. Conoscere se stessi, eliminare la maschere sociali che creano un disequilibrio neuro-endocrino che ci portano inevitabilmente verso la scelta degli alimenti errati, è una componente a cui il metodo BioNeF dà la giusta importanza.

Spesso si sente dire "credo proprio di aver esagerato con la cattiva alimentazione, ma un pò di attività fisica mi rimetterà in forma". Nulla di più vero, l'attività fisica stimola la produzione di endorfine che ci rilassano e ci fanno stare bene, ci aiutano a resettare tutti i guai che la vita ci pone quotidianamente; l'attivà fisica stimola il sistema immunitario e ci fa diventare più forti; l'attività fisica ci fa diventare più intelligenti, previene le malattie metaboliche come il diabete, le malattie cardiocircolatorie e respiratorie. Ma come tutte le cose belle anche lo sport può far male se non viene condotto in maniere controllata e adattato al singolo soggetto. Spesso uno stress eccessivo indotto da un errata attività fisica, non supportato da un alimentazione equilibrata, può peggiorare la situazione; molti possono provare sulla loro pelle che nonostante un alimentazione ipocalorica e molta attività fisica invece di dimagrire tendono ad ingrassare con un senso di stanchezza perenne. L'attività fisica costruita sul singolo soggetto è un altro aspetto di fondamentale importanza per il metodo BioNeF.

La Biologia Nutrizionale e Funzionale quindi non avrebbe senso di esistere se non ci fosse una stretta collaborazione tra professionisti della Nutrizione e delle problematiche ad essa associate (Biologi, Medici, psicologi), professionisti dell'area alimentare (Agronomi, coltivatori, Allevatori), professionisti della Fitoterapia (Farmacisti, Naturopati), professionisti dello sport (personal trainer, allenatori). Il metodo BioNeF è nato per creare questo legame, scientifico-pratico, che permetta ad ogni individuo di scegliere il miglior supporto nutrizionale per il suo stato di salute ma che nello stesso tempo si possa realizzare nella sua concretezza pratica. Guidare quindi il singolo soggetto a 360° su tutti i fronti verso una rieducazione comportamentale che si esplica su diversi fronti (Medicina, Nutrizione, Psicologia, Territorio, Ambiente, sport) è la missione della BioNeF.

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