Tutti
i giorni osserviamo nel nostro lavoro un vero e proprio proliferare
di diete bizzarre o carenti che non hanno alcun fondamento
scientifico ma che danno “risultati” eccezionali quasi
miracolistici! In realtà queste diete non producono un vero
dimagrimento ma un deperimento del nostro organismo. Un’ infinità
di studi dimostrano un effetto momentaneo sul nostro organismo e
tutti quelli che si sono sottoposti a questi regimi dietetici
bizzarri hanno provato l’effetto yo yo che queste producono e cioè
la ripresa del peso perso con gli interessi. In effetti per natura
noi siamo parenti delle scimmie, dovremmo nascere in una foresta
dove non ci sono salumerie, macellerie. In una foresta non sempre
si trova cibo così nel corso dell’evoluzione si sono avvantaggiati
quegli organismi che avevano modo di conservare il cibo in eccesso
e che in caso di carestia potevano rallentare il proprio
metabolismo. Questo è il motivo per cui una dieta molto ricca ci fa
conservare l’eccesso sotto forma di grasso e una dieta molto povera
ci fa tirare il freno rallentando i nostri processi vitali. In una
dieta carente o sbilanciata il nostro organismo attinge l’energia
dal grasso conservato ma in parte attinge anche dalla massa magra,
ne sono consapevoli gli atleti che se non assumono sufficienti
calorie, ne in difetto ne in eccesso, depauperano la propria massa
magra perdendo qualcosa nelle prestazioni. Secondo il “The
journal of the American Medical Association , JAMA Aprile
1993” Il mercato delle diete è responsabile
dell’aggravamento dell’Obesità in quanto determina un
disorientamento che stravolge l’equilibrio del soggetto in
sovrappeso o obeso, sul piano emotivo e psicologico e su quello
della corretta conoscenza. Insegnare a mangiare è qualcosa di
diverso dalla dieta, da ai nostri pazienti un’arma per contrastare
il sovrappeso e l’obesità dovuti spesso non al “mangiare troppo” ma
al mangiare troppo sbagliato. L’arrangiarsi, il cercare cibo
veloce, perdere le sani abitudini di mangiare a tavola ma mangiare
in piedi, preferire cibi raffinati a quelli integrali, non seguire
le stagionalità, escludere delle categorie alimentari, ecc. Tutti
gli studi scientifici sono concordi oramai che “la Dieta
Mediterranea” intesa come stile di
vita, qualità dei cibi, il mangiare sano dei nostri nonni che nei
cortili allevavano polli, conigli e non vitelli e manzi, quindi una
limitazione naturale delle carni rosse pericolose per il cancro al
colon, il mangiare legumi che oltretutto abbassano l’indice
glicemico degli alimenti, come d’altronde i cibi integrali e non
raffinati con tanta frutta e verdura rappresenta per il nostro
organismo una alimentazione equilibrata, sana e protettiva contro
tante malattie e “ci fa mettere la giusta benzina nel nostro
motore”.