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Massoterapia e Metodo BioNeF


Di Mary Carlucci

Responsabile Scientifico: Dott. Damiano Panelli

 

La localizzazione del grasso è spesso sinonimo di un determinato assetto ormonale il cui disequilibrio può determinare quella adiposità in punti critici che vorremmo tanto eliminare. Il cibo influenza fortemente il nostro assetto ormonale il quale a sua volta influenza la nostra scelta dei cibi in un circolo vizioso che si autoalimenta. Una dominanza estrogenica (DE) determina nelle donne un accumulo di grasso sui glutei e sulle cosce. La DE è causata da uno squilibrio tra l'effetto stimolante degli estrogeni che si traduce in ansietà, insonnia, ritenzione idrica, aumentata proliferazione a livello di seno, utero e quello calmante del progesterone che si traduce in pazienza, sonno, inibizione della divisione cellulare. Almeno una donna su due è colpita da dominanza estrogenica. L'aumento di peso (massa grassa) favorisce questa situazione che rappresenta la base endocrinologica di partenza per l'insorgenza della fastidiosa ed antiestetica cellulite.

In una pelle sana Il tessuto adiposo è ben irrorato, il sistema circolatorio è efficiente, i capillari scorrendo vicino alla membrana degli adipociti permettono corretti scambi metabolici. Una dominanza estrogenica di base o instauratosi dopo un aumento di peso facilita il primo stadio (edematoso) della cellulite con ritenzione idrica, senso di gonfiore specie agli arti inferiori. La circolazione venosa e linfatica rallenta, forse a causa dell'adiposità o ingrossamento degli adipociti che determinano stasi da imputare alla pressione esercitata dagli adipociti stessi sulle vene e sulle arterie, con conseguente impedimento del normale flusso sanguigno. Le gambe sono pesanti, gonfie e si avvertono frequenti formicolii. L'assenza di un corretto drenaggio determina accumulo di tossine endogene ed esogene nei tessuti instaurando quei processi infiammatori che determinano rigonfiamento delle cellule adipose, destrutturazione delle fibre elastiche di sostegno (collagene) ed edemi. Bloccare questo primo stadio della cellulite evita una sua degenerazione che si traduce, se non bloccata, nella seconda Fase Fibrosa e terza Fase Sclerotica in cui la cute si presenta con scabrosità, introflessioni e retrazioni, striature sottili biancastre e formazione d’avvallamenti crateriformi.

È possibile bloccare il primo stadio della cellulite o comunque evitare che la situazione degeneri agendo sistematicamente con un Supporto Nutrizionale e Funzionale Adeguato (SNEFA) che faciliti la perdita di peso e che contemporaneamente migliori l'assento ormonale riequilibrando il rapporto tra estrogeni e progesterone e dall'altra con una riattivazione della circolazione linfatica e venosa mediante massaggi tipo il linfodrenaggio Vodder e trattamenti di tipo rassodante. É importante sottolineare, a scanso di equivoci, che non esistono massaggi dimagranti ma è sicuramente corretto affermare che alcuni trattamenti condotti da personale specializzato possono stimolare sia l'ossigenazione che gli scambi metabolici tra i tessuti, migliorano la risposta catabolica e anabolica delle cellule è quindi agevolano il dimagrimento e la perdita di centimetri. Il massaggio linfodrenante Vodder effettuato con manovre leggere e di tipo circolatorie aiutano il sistema linfatico a drenare i liquidi interstiziali (attivazione della circolazione); l'utilità del sistema è testimoniata dalla necessità da parte del massaggiato di urinare alla fine del trattamento. Il massaggio linfodrenante Vodder viene utilizzato come trattamento guida e a lungo termine rispetto ad un primo trattamento più energico. Nei casi più gravi il sistema Vodder viene preferito fin dall'inizio per evitare almeno inizialmente che le cellule adipose o i capillari si rompano peggiornado la situazione con ematomi e forti dolori. A questa prima fase segue il massaggio rassodante che consente da una parte la tonificazione muscolare e dall'altra la produzione di collagene ed elastina che determinano una ristrutturazione del derma (sede a livello epidermico della degenerazione tissutale). La tonificazione muscolare è fondamentale in quanto le loro fibre rappresentano le pompe necessarie ad attivare i vasi linfatici. Anche in questo caso una ristrutturazione tissutale si traduce in perdita di centimetri.

Il metodo BioNeF, dopo una attenta analisi del paziente, associa un Supporto Nutrizionale improntato verso la detossificazione epatica che favorirà l'eliminazione dell'eccesso di estrogeni e l'utilizzo di piante medicinali (dioscorea Mexicana) ricche di progesterone-like o cibi ricchi in fitoestrogeni capaci di competere con gli estrogeni endogeni e riequilibrare il rapporto estrogeni-progesterone. É fondamentale sottolineare che spesso la dominanza estrogenica si auto-alimenta instaurando un ipotiroidimo subclinico con depressione metabolica che favorendo l'accumulo di grasso induce le cellule adipose stesse a produrre più estrogeni in un ciclo vizioso in cui più il singolo soggetto ingrassa è più il metabolismo arranca. Paradossalmente in tale situazione il singolo soggetto crede che mangiando di meno possa favorire il dimagrimento e migliorare la sua situazione. In realtà assumere meno calorie può peggiorare la situazione inducendo una maggiore depressione metabolica. Un primo approccio è proprio quello di aumentare il tenore caloriche con cibi scelti in modo appropriato per evitare che la tiroide produca l'ormone T3r (T3 reverse) che contrariamente al T3 deprime il metabolismo.